La Rassegna si avvia concretamente nel 1999 grazia al sinergico incontro tra l’entusiasmo e la voglia di fare della neonata Consulta Giovanile e la passione, il fantasticare e le passate esperienze organizzative del poeta/chansonier Gaspare Bernardi, che ne è Dir. Artistico che, tra la fine degli anni ’70 e fine anni ’80, gia’ aveva punteggiato con isolati, ma significativi concerti un lungo periodo, per cosi’ dire, di stasi artistico/musicale.
Tra questi “l’ Ensamble Gabrieli” nel ’78, il grande violoncellista “Franco Maggio Ormezowsky”, il violinista “Marco Fornaciari” e molti altri ma, poi, anche “Tullio De Piscopo”, “Enrico Rava” e jazzisti di area emiliana, che, comunque, per vari motivi, richiesero parecchio impegno.
L’idea di un evento piu’ strutturato, sempre vagheggiata, si realizzera’, pero’, solo molti anni dopo nell’incontro con nuove giovani forze. Nasce, cosi’, la prima Rassegna internazionale di musica e generi col titolo de “Le vie del suono”.
Cio’ anche grazie alla Provincia di Modena, che sin dall’inizio, unitamente al Comune di Pievepelago comprende ed accoglie questo progetto.
Il nome inizialmente alludeva a un escursione tra i vari generi musicali, ma anche, tra i diversi angoli del paese. Il progetto intendeva presentare, con un processo graduale, le proposte piu’ interessanti e gli artisti piu’ accreditati nelle dimensioni comprese tra musica jazz e confini, etnica, cantautorale o progetti di teatro musica.Photobucket. L’intento, non facile e pieno di ostacoli, seguiva da una parte l’obiettivo di ricreare attenzione e sensibilita’ sommerse o latenti a momenti culturali e musicali fuori da gli standards piu’ commerciali e di caratterizzare, al tempo stesso, una delle localita’ climatiche, tra le piu’ note e di tradizione dell’appennino tosco-emiliano, unendo alla bellezza dei luoghi, incontri serali all’insegna della buona musica.
I consensi, che il pubblico, in vario modo, ha manifestato via via in questi ultimi anni, la partecipazione di altri comuni quali Pavullo nel Frignano, Fiumalbo, Lama Mocogno etc, lo spazio che diversa stampa ha dedicato alle varie edizioni con interventi della Rai Radio e tv, l’apprezzamento degli artisti (al di la’ di qualche locale difficolta’ e incomprensione) mostra, giunti ormai alla Decima edizione, un raggiungimento, almeno parziale di tali obiettivi.
Ancora molte cose sarebbero possibili per portare ad un compimento piu’ completo e su vari piani efficace, questo progetto pur se, nel tempo, e’ comunque riuscito a configurarsi, con mezzi certamente piu’ limitati rispetto ad altre realta’, all’interno di una certa originalita’ anche trasversale con proposte mai banali, dal grande jazz internazionale (Lee Konitz, Kenny Wheeler, N. P. Molvaer, Enrico Rava, Stefano Bollani, Paolo Fresu, ecc..)al pop nostrano ed internazionale (Nada, Mauro Pagani, Intillimani, ecc…) ad insoliti ed occasionali incontri tra artisti qui avvenuti (Max Gazzè, G. L. Ferretti, ecc…), a protagonisti della vocalita’ virtuosistica contemporanea (Cristina Zavalloni, John De Leo, ecc…) reading e incontri letterari con grandi autori o uomini di scienza come Tiziano Scarpa, Ugo Cornia, Paolo Nori, il paleontologo Giorgio Manzi, ecc…
L’amore per il bello, per cio’ che si sviluppa con gusto e sensibilita’ dalla creativita’ vivace e profonda dei diversi artisti ospitati che s’incontra con l’altrettanta sensibilita’ e calore del particolare pubblico che si e’ venuto a creare, e’ stato fino ad ora, il vero motore della manifestazione.
Ci auguriamo che questo appuntamento possa crescere e proseguire nel tempo, da un lato sperando che, pur tra le varie difficolta’, urgenze, etc… le istituzioni mantengano e mostrino concretamente impegno e sensibilita’ rispetto a momenti di significativo intrattenimento culturale non poi frequenti, dall’altro grazie, soprattutto, all’interesse e apprezzamento che la Rassegna ha raccolto inserendosi tra le manifestazioni e festival piu’ accreditati della Penisola.